UN SUCCESSO ITALIANO:
Quindici milioni di fatturato in un anno di transizione, il 2021, dedicato soprattutto ad investire (prodotti innovativi, nuovi software, rinnovo magazzini, corsi di formazione per il personale) per consolidare la presenza mondiale dell’azienda, già oggi attiva in 92 Paesi: è questa la strategia, che ha portato al “miracolo” dell’italiana Idrobase Group la quale, riscosso il riconoscimento Cribis Prime Company (indice di massima affidabilità economico-commerciale), ha ora raggiunto il top rating di Cribis Advisor (rating riconosciuto a livello globale e creato sulla base di un modello condiviso all’interno del network mondiale Dun & Bradstreet, che analizza più di 300 milioni di aziende, www.cribis.com), pur in un settore di conclamata crisi, come quello del “cleaning / nebulizzazione”.
L’anno appena concluso ha visto anche il lancio di due nuovi prodotti: la linea di sparanebbia “Elefante 90” per l’abbattimento della PM 2.5 in siti industriali con lavorazioni inquinanti ed il purificatore d’aria da batteri e virus (anche il Covid 19) BKM 3.0 in versione industriale per ambienti chiusi di grandi e medie dimensioni. Al proposito nasceranno due nuovi capannoni produttivi nel sito aziendale di Borgoricco, nel padovano. Per quanto riguarda i mercati di riferimento, si conferma leader la Cina, seguita dall’Italia in un trend, che vede in calo il business europeo, compensato da quello extra UE. L’andamento positivo ha comportato virtuose ricadute anche sui livelli occupazionali; una cinquantina i dipendenti nell’ “head quarter” italiano: il 30% è laureato, il 70% parla inglese, il 40% sono donne, l’età media è 38 anni, praticamente la stessa dell’azienda! “Potremmo chiamarla Generazione Idrobase” afferma, sorridendo Bruno Ferrarese, Co-fondatore dell’azienda con Bruno Gazzignato. Ora si guarda a loro per il necessario cambio generazionale attraverso un corso di formazione per management, cui affidare la gestione operativa, riservandosi i titolari quella strategica.
La presenza fieristica 2022 di Idrobase Group (emergenza Covid, permettendo) sarà a Milano dal 28 giugno al 1 luglio per MCE –Mostra Convegno Expocomfort, evento biennale, leader mondiale in impiantistica, climatizzazione ed energie rinnovabili; i già programmati appuntamenti fieristici ad Amsterdam, Bologna, Monaco di Baviera, Utrecht e Stoccarda vedranno, invece, la presentazione di una nuova linea, funzionante a batteria ricaricabile, di impianti di riscaldamento e raffrescamento attraverso l’immissione di micro gocce d’acqua sterilizzata nell’aria.
«Il 2022 – aggiunge Bruno Ferrarese – sarà, soprattutto, l’anno del lancio produttivo della versione “home” del nuovo purificatore d’aria BKM 3.0, innovativo per design e tecnologia nell’abbattimento dei patogeni aerodispersi e dei composti organici volatili detti VOC. Frutto di 10 mesi di ricerca con “K-Inn Tech”, spin-off dell’Università di Padova, il dispositivo, brevettato internazionalmente, uccide il 99.5% di batteri e virus, anche del ceppo causa della pandemia COVID-19, nel passaggio interno alla macchina. Esso è nato attraverso mirate sperimentazioni di laboratorio, necessarie a validare un modello matematico complesso. Partendo da un dato scientificamente condiviso, ora attestato anche dall’Istituto Superiore della Sanità (dal rapporto ISS COVID – 19/12/2021 si legge: “studi di laboratorio recenti (64), effettuati su SARS-CoV-2 isolato da pazienti ospedalizzati, riportano che la radiazione UV-C a 254 nm può inattivare efficacemente il virus”), si è passati a un’approfondita procedura di verifica per comprovare l’efficacia del dispositivo nelle reali condizioni di utilizzo da parte dell’utente: è stato quindi misurato l’abbattimento di composti organici volatili (VOC) e, soprattutto, di virus patogeni all’interno del purificatore, dove il tempo di esposizione è di frazioni di secondo; si tratta di risultati di grande rilievo che, pur considerata la necessaria adozione delle comuni cautele prescritte, indicano la bontà della soluzione proposta in antitesi a protocolli di test, effettuati su prodotti concorrenti e che prevedono, invece, tempi maggiori di esposizione, non rappresentativi del funzionamento reale delle macchine di purificazione dell’aria. Il nuovo macchinario – conclude il Co-presidente di Idrobase Group – rappresenta un importante tassello nella nostra mission aziendale “Respira aria sana”, quantomai significativa nella difficile fase storica che sta interessando la comunità mondiale».
L’anno appena concluso ha visto anche il lancio di due nuovi prodotti: la linea di sparanebbia “Elefante 90” per l’abbattimento della PM 2.5 in siti industriali con lavorazioni inquinanti ed il purificatore d’aria da batteri e virus (anche il Covid 19) BKM 3.0 in versione industriale per ambienti chiusi di grandi e medie dimensioni. Al proposito nasceranno due nuovi capannoni produttivi nel sito aziendale di Borgoricco, nel padovano. Per quanto riguarda i mercati di riferimento, si conferma leader la Cina, seguita dall’Italia in un trend, che vede in calo il business europeo, compensato da quello extra UE. L’andamento positivo ha comportato virtuose ricadute anche sui livelli occupazionali; una cinquantina i dipendenti nell’ “head quarter” italiano: il 30% è laureato, il 70% parla inglese, il 40% sono donne, l’età media è 38 anni, praticamente la stessa dell’azienda! “Potremmo chiamarla Generazione Idrobase” afferma, sorridendo Bruno Ferrarese, Co-fondatore dell’azienda con Bruno Gazzignato. Ora si guarda a loro per il necessario cambio generazionale attraverso un corso di formazione per management, cui affidare la gestione operativa, riservandosi i titolari quella strategica.
La presenza fieristica 2022 di Idrobase Group (emergenza Covid, permettendo) sarà a Milano dal 28 giugno al 1 luglio per MCE –Mostra Convegno Expocomfort, evento biennale, leader mondiale in impiantistica, climatizzazione ed energie rinnovabili; i già programmati appuntamenti fieristici ad Amsterdam, Bologna, Monaco di Baviera, Utrecht e Stoccarda vedranno, invece, la presentazione di una nuova linea, funzionante a batteria ricaricabile, di impianti di riscaldamento e raffrescamento attraverso l’immissione di micro gocce d’acqua sterilizzata nell’aria.
«Il 2022 – aggiunge Bruno Ferrarese – sarà, soprattutto, l’anno del lancio produttivo della versione “home” del nuovo purificatore d’aria BKM 3.0, innovativo per design e tecnologia nell’abbattimento dei patogeni aerodispersi e dei composti organici volatili detti VOC. Frutto di 10 mesi di ricerca con “K-Inn Tech”, spin-off dell’Università di Padova, il dispositivo, brevettato internazionalmente, uccide il 99.5% di batteri e virus, anche del ceppo causa della pandemia COVID-19, nel passaggio interno alla macchina. Esso è nato attraverso mirate sperimentazioni di laboratorio, necessarie a validare un modello matematico complesso. Partendo da un dato scientificamente condiviso, ora attestato anche dall’Istituto Superiore della Sanità (dal rapporto ISS COVID – 19/12/2021 si legge: “studi di laboratorio recenti (64), effettuati su SARS-CoV-2 isolato da pazienti ospedalizzati, riportano che la radiazione UV-C a 254 nm può inattivare efficacemente il virus”), si è passati a un’approfondita procedura di verifica per comprovare l’efficacia del dispositivo nelle reali condizioni di utilizzo da parte dell’utente: è stato quindi misurato l’abbattimento di composti organici volatili (VOC) e, soprattutto, di virus patogeni all’interno del purificatore, dove il tempo di esposizione è di frazioni di secondo; si tratta di risultati di grande rilievo che, pur considerata la necessaria adozione delle comuni cautele prescritte, indicano la bontà della soluzione proposta in antitesi a protocolli di test, effettuati su prodotti concorrenti e che prevedono, invece, tempi maggiori di esposizione, non rappresentativi del funzionamento reale delle macchine di purificazione dell’aria. Il nuovo macchinario – conclude il Co-presidente di Idrobase Group – rappresenta un importante tassello nella nostra mission aziendale “Respira aria sana”, quantomai significativa nella difficile fase storica che sta interessando la comunità mondiale».