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Grandi navi e alloggi turistici: voto in Consiglio Regionale

Il Consiglio Regionale del Veneto si è occupato delle due questioni di maggiore attualità oggi nella capitale Venezia e lo ha fatto approvando all’unanimità due mozioni particolarmente significative.
La prima era stata presentata dal consigliere Bruno Pigozzo e sottoscritta dall’intero gruppo del Pd a cui si sono aggiunti il gruppo Lega e Zaia Presidente: titolo “Grandi Navi Venezia: chi non decide è complice dei danni alla città”. Punto di partenza del testo è la decisione del Comitatone del 2017 favorevole allo scalo a Marghera del traffico croceristico. «Dopo il gravissimo episodio accaduto domenica 2 giugno è necessario intervenire con urgenza. Fortunatamente non ci sono state vittime – ha sottolineato il consigliere Bruno Pigozzo – ma il problema resta nella sua enormità. In questi giorni il ministro Toninelli ha detto tutto e il suo contrario, senza però proporre soluzioni concrete. Eppure ci sono già dei progetti, alcuni anche condivisi dagli enti rappresentati nel ‘Comitatone’ del 2017. Visto che da Roma si continua a tergiversare, chiediamo che venga riconvocato lo stesso ‘Comitatone’».
Il gruppo del movimento Cinquestelle è uscito dall’aula al momento del voto.

Gli ‘affitti brevi’ sono diventati a Venezia, e non solo, una piaga che sottrae redditi fiscali e residenza

Secondo tema ‘veneziano’ quello dei contratti di multiproprietà. È stata infatti approvata la Proposta di Legge Statale di iniziativa regionale per la “Modifica del Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n. 79, ‘Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo”. L’obiettivo è quello di consentire alle Regioni di introdurre un limite massimo di durata per le locazioni degli alloggi. Ciò anche al fine di eliminare la concorrenza sleale con le altre tipologie turistiche ricettive, nonché l'abuso della professione e l'evasione fiscale.
Quella degli alloggi in locazione turistica senza prestazioni di servizi, è una piaga sempre più diffusa in centro storico a Venezia e che sta contagiando anche la terraferma mestrina. La proposta di Legge introduce il Codice Identificativo degli alloggi che equipari le diverse tipologie di accoglienza e che dia omogeneità e uniformità ai controlli in modo da prevenire o correggere gli impatti negativi che già si riscontrano a Venezia ed anche a Verona.